Il mondo con gli occhi di chi viaggia

Una definizione precisa per delineare il viaggio credo non esista. Il viaggio è un percorso soggettivo che viene definito proprio passo dopo passo dal viaggiatore.
Personalmente ho trovato accoglimento nella parola Pellegrinaggio per definire il mio viaggio.
Esiste una miriade di viaggi e tutti portano con sè meraviglie, sublime, novità, stupore e, a volte, paure.
Per tutti, il denominatore comune è senza dubbio la crescita e l’acquisizione di nuova consapevolezza.
La differenza tuttavia, risiede nel chi osserva.
E se è vero che un oggetto o un soggetto (esterno si intende) esiste solo se lo si osserva e può cambiare con l’osservazione, è altrettanto vero che, date queste considerazioni, i viaggi da poter compiere seppur molteplici, sono limitati al numero di persone abitanti la terra.
Alle volte basta solo entrare in un bar per compiere un viaggio come è successo a me…dal primo istante mi sono sentita trasportata e accompagnata in un viaggio, in un tempo e in un luogo quasi immobili (per quanto la staticità non faccia parte di questo mondo).
Tutto lì sembrava proiettarmi in un passato non vissuto tra suoni e immagini accoglienti, malinconici e solitari che mi hanno accolta come se mi stessero aspettando o stessero attendendo di essere visti e sentiti
Tra i miei viaggi preferiti senza ombra di dubbio annovero gli innumerevoli vissuti attraverso la lettura.
Che meravigliosi compagni di viaggio i libri.
Tutto inizia dalla copertina, passando attraverso il singolare profumo delle pagine nuove appena rilegate alcune anche incollate da un angolo ripiegato.
Ho visitato posti singolari, luminosi, alcuni oscuri, tutti unici e irripetibili anche se simili.
Ho conosciuto persone variegate e colorate e ho imparato molte lingue.
Spesso, il mio viaggio intellettuale coincideva con il viaggio fisico, dando vita ad una meravigliosa Sinestesia.
E’ innegabile inoltre che attraverso il sapiente uso dell’obiettivo si possano compiere viaggi nelle nostre profondità come pochi altri strumenti possano permettere.
Le immagini catturate riflettono ciò che siamo nell’essenza.
…E poi c’è il viaggio dell’anima, dopo un salto nel buio profondo.
Questo è il viaggio più difficile, terrificante e fantastico che si possa sperare di affrontare ma è anche quello più importante.
Non a tutti è dato intraprenderlo, ad alcuni per inconsapevole scelta, ad altri per mancanza di strumenti, a taluni ancora perchè guidati dalla paura e dal timore di sentire la sofferenza che un tale viaggio porta con sè.
Che viaggio infinitesimamente esiguo ha compiuto il mio essere materiale eppure se chiudo gli occhi sono certa di aver visitato ogni angolo di questa terra e di aver imparato ad amare in tutte le lingue del mondo.

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